Il certificato di conformità urbanistica, o regolarità edilizia, consente di verificare se un immobile presenta difformità, ovvero serve a verificare la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile e il titolo abitativo con cui è stato realizzato o modificato.
La verifica di tale corrispondenza non avviene mai attraverso il Catasto ma SOLO attraverso il titolo abilitativo depositato nel Comune di riferimento.
I titoli abilitativi possono essere:
- Licenza edilizia (edifici realizzati tra il 17/10/1942 e il 30/01/1977- Legge n.1150);
- Concessione edilizia (edifici realizzati tra il 30/01/1977 e il 30/06/2006- Legge n.10);
- Permesso di costruire (edifici realizzati dopo il 30/06/2003- Testo Unico D.P.R. 380/01)
- Altri titoli per interventi minori (DIA, CIA, CILA);
- Condono edilizio (concessione in sanatoria)
Tale regolarità edilizia viene certificata da un Tecnico Abilitato (Ingegnere, Architetto, Geometra) attraverso una Relazione Tecnica strutturata in paragrafi:
- Dati anagrafici generali di venditore e acquirente;
- Indirizzo e dati catastali del bene in esame;
- Descrizione del bene oggetto di compravendita;
- Storia urbanistica e atti abilitativi;
- Conformità urbanistica;
- Conformità catastale;
- Estremi del Protocollo di Prestazione Energetica (APE);
- Elenco dei certificati degli impianti presenti (per la compravendita non è obbligatoria la conformità degli impianti).
QUANDO E’ OBBLIGATORIA:
- Compravendita; Richiesta mutuo; Trasferimento e surroga del mutuo; Interventi edilizi (ristrutturazioni).
- COSA OCCORRE VERIFICARE:
- Conformità urbanistica; Regolarità catastale; Presenza dell’abitabilità; Attestato di Prestazione Energetica (APE).
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